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APPROFONDIMENTI

Tessiture nell'arte

Dalle scoperte delle griglie al between (”tra”), che rappresentano notevoli studi di Peter Eisenman riguardanti il suo lavoro, esso aggiunge un ulteriore tecnica di grande fascino “il movimento”.

Tale concetto si associa alla velocità come dato strutturante della società industriale; come il treno, automobile o aereo. Questo tema si riflette sia in architettura che nella storia dell’arte.

Per quanto riguarda la storia dell’arte, oltre alla famosissima opera di Giacomo Balla (1871-1958), “Dinamismo di un cane al guinzaglio” (1912), ovvero suo primo studio analitico delle cose in movimento; bisogna ricordare “Velocità astratta” (1913).

In tale opera la sagoma di un’automobile, simbolo della società industriale, non è più riconoscibile, ma parzialmente ripetuta e traslata nello spazio, si confonde in un succedersi e sovrapporsi di forme disposte in sequenza, come a fissare i suoi successivi avanzamenti. Altre forme arrotondate simili a vortici alludono al movimento delle ruote e al loro incessante rincorrersi. La riconoscibilità degli oggetti cede dunque il passo a un intreccio di linee astratte, che descrivono la sola forma geometrica del movimento.

Ma se si guardano queste linee astratte con l’occhio legato pensiero di Eisenman, è possibile associare queste linee ad una sorta di tessitura, provocata dal movimento. Dopo aver focalizzato questa tessitura, si possono anche individuare due layer, uno in riferimento ai movimenti ciclici ed un altro riguardante lo spostamento rettilineo verso sinistra.

Velocità astratta, Giacomo Balla, 1913.

Nell’architettura il tema di come traslare il movimento rimane fino al 1925 senza sostanziali sviluppi. Ma grazie alla passione per la ricerca e lo studio, Eisenman arriva a scoprire una tecnica, mai usata prima in architettura; si tratta del concetto di “dondolio”, che genera delle tracce tra loro sovrapposte, le quali generano le basi della tessitura di un progetto; un po’ come i dipinti di Balla.

Prima opera riguardante questo tema è la “Casa Guardiola”, di Peter Eisenman, Cadice 1988; sulla costa spagnola. Ma l’opera che meglio rappresenta questo tema è “il College of Design Architecture and Planning”, Università di Cincinnati 1988-97. Lui in questo caso lavora su una preesistenza, a cui addossa una serpentina e ne, genera il movimento, “dondolio”. Il concetto di dondolio non è solo edificio, in alcuni casi è ampliamento del preesistente, altre volte terrazzo; quindi le varie tracce disegnate dal “dondolio” sono dei palinsesti, da lui inventati. Cosi come le tracce lasciate dal movimento provocato dallo spostamento di una macchina, nel quadro “Velocità astratta”, di Giacomo Balla.

Il Palinsesto è un insieme di tracce antiche esistenti; una sorta di Layer. Queste situazioni creano dei campi virtuali dove si gioca il progetto. È un’opera di una certa rilevanza sintattica.

Approfondimenti presi dal libro "Il Cricco di Teodoro", editore Zanichelli, terza edizione, versione verde.