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APPROFONDIMENTI

Superfici topologiche

 

Recensione libro Plasma works, dalle geometrie topologiche al landscape urbanism, Maria Elisabetta Bonafede, IT REVOLUTION IN ARCHITETTURA, collana diretta da Antonino Saggio.

Plasma Studio: Eva Castro, Holger Kekne, Ulla Helle

Plasma Studio è il primo gruppo di architetti che possiamo definire “POST BORN” ovvero, che consolidano ed espandono il paradigma digitale e la rivoluzione informatica in architettura. I soci fondatori Eva Castro, Holger Kehne e Ulla Hell sono tutti nati tra il 1969 e il 1973; questo vuol dire che la loro generazione è stata allieva di architetti come Ben van Berkel, denominati “nati con il computer”.

Lo studio Plasma Works lavora sulla progettazione parametrica, che ha come base le interconnessioni dinamiche, in cui coincidono strumento tecnico e nuovi modi di pensare il processo creativo. Si ha così la possibilità di modellare tutte queste informazioni in uno spazio digitale e di variare i parametri verificando immediatamente le ricadute sul progetto. L’approccio processale adottato, parte dalla possibilità di operare attraverso modelli sempre modificabili in un processo interattivo e ciclico. Quindi si può dire che il computer non è solo il prolungamento della mano del progettista, ma anche del cervello (Watanabe 2004).

Il lavoro di Plasma Studio si basa sul concetto che “la realtà non è composta da oggetti separati, indipendenti, definiti, ma è un flusso dinamico all’interno di un organismo unitario”, che porta a sperimentare forme fluide, sottoposte a deformazioni infinitesime e continue.
Questo pensiero è strettamente legato a quello di Peter Eisenman, ovvero dell’idea di spazio interconnesso, in cui si ha assenza di elementi autonomi, ma presenza di interazioni che portano flussi e reazioni. Questo nuovo modello, Eisenman lo identifica nelle superfici topologiche che, come il terreno, sono continuamente modificabili.

L’opera di Plasma Studio che rappresenta più significatamente la filosofia dell’idea di spazio interconnesso è il progetto Flowing Gardens (Expo 2011, Xi’an), realizzato per l’International Horticultural Exposition.

Pag 66-70, Plasma Works,dalle geometrie topologiche al landscape urbanism. Maria Elisabetta Bonafede.

Esprime un modello di interconnettività originale e strategico in cui, natura e artificiale si intrecciano in sistema fluido e dinamico. Dal masterplan è possibile vedere i dodici passaggi che si aprono a raggiera per accogliere i visitatori dai parcheggi limitrofi e convogliarli verso il ponte che supera l’autostrada e che taglia l’area di progetto. I percorsi sono diretti tutti all’edificio espositivo che è pensato come un “LANDSCRAPE” rivestito di bronzo che presenta le geometrie piegate a spigolo vivo, tipiche di Plasma. La struttura è realizzata da grandi travature e gabbie strutturali metalliche. L’insieme risulta frantumato e interconnesso, un mosaico dove ogni tessera si incastra con le altre nella geometria delle linee piegate dei tracciati.

Pag 67-69-71-73, Plasma Works,dalle geometrie topologiche al landscape urbanism. Maria Elisabetta Bonafede.

Sul concetto di superfici topologiche e nell’ambito di LANDFORM ARCHITECTUR, prendendo spunto dalle increspature che plasmano il terreno utilizzando dei software di progettazione parametrica, nascono forme architettoniche che entrano a far parte della trama del paesaggio. Questo è possibile vederlo nelle varie case realizzate da Plasma Studio nel contesto panoramico delle DolomitI.

Strata Hotel (Sesto, 2005-2007)

Pag 48-49, Plasma Works,dalle geometrie topologiche al landscape urbanism. Maria Elisabetta Bonafede

Le interconnessioni per Plasma Studio e per molti altri architetti digitali sono ormai diventate forma mentale che si riflette nell’organizzazione e nel lavoro dello studio professionale, non più pensato come un luogo fisico, ma come un sistema distribuito in senso geografico e di competenze.

Leggere questo libro è come fare un viaggio tra il magnifico territorio delle Dolomiti e la Cina. È chiaro il forte legame che questo studio ha con il territorio: dalla piccola alla grande scala, tema per un certo verso, molto affine ai miei interessi per l’architettura. Alla fine della lettura del libro, il lettore si sente carico di novità e nuovi spunti, e ciò che rimane più impresso è che architetti giovani di questa importanza, abbiano scelto l’Italia,  come una delle basi di lavoro.

Sito Plasma Studio